Alessandra Valeri Manera:

«La canzone si scrive così»

Corriere dei Piccoli, 1984

A cura di Alessandra Sala

Il suo viso lo ricorderete certamente, è lei la «fatina di Canale 5», il personaggio che ha portato in tivù le storie dei Puffi, del Tulipano Nero e di tanti altri cartoni animati a noi tanto cari. Alessandra Valeri Manera, questo è il suo nome, non è però solo la «buyer» di Canale 5 ed Italia Uno, ma è anche una paroliera. Suoi, infatti, sono i testi di quasi tutte le canzoni che ascolti vedendo le avventure dei tuoi eroi.

D. Da quanto tempo scrivi canzoni?
R. La cosa è nata per caso con la "Canzone dei Puffi", circa due anni fa. La canzone esisteva già, ma bisognava fare il testo italiano poiché il testo originale era francese.

D. Come hai fatto a scriverlo?
R. Conoscendo molto bene le caratteristiche dei Puffi e con l'aiuto di una lunga chiacchierata con il Grande Puffo, non ho avuto problemi per trovare le parole adatte a descrivere questi simpatici ometti blu di Peyo. Il brano, cantato da Cristina D'Avena, ha riscosso un grosso successo, restando per due mesi in hit parade aggiudicandosi il Disco d'Oro. Gran merito di questo successo va anche ad Augusto Martelli per l'arrangiamento musicale.

D. Ci spieghi come si costruisce una canzone?
R. Se vuoi scrivere un testo avendo già una musica devi fare così: immagina di mettere sul tuo giradischi un disco in cui c'è solo la parte musicale. Tu lo ascolti e, al posto delle parole, metti "la la la", a poco a poco sostituisci questi "la" con le parole ed il gioco è fatto.
Chiaramente le parole devono raccontare una storia, quella che più ti piace! Per scrivere invece la musica tu sai benissimo che tutte le canzoni hanno una linea melodica, alla quale si aggiungono degli accordi seguendo il proprio gusto. Poi decidi il ritmo da dare alla tua canzone (rock, samba, tarantella). Preparata la musica sulla linea melodica, costruisci il testo che deve rispettare la metrica, cioè la lunghezza delle parole in base alla musica, parole e musica devono legarsi perfettamente. Il testo, se si vuole, può essere in rime e generalmente è formato da due parti: strofa e ritornello. Il ritornello, soprattutto per le canzoni rivolte ai bambini, è molto orecchiabile.

D. Per scrivere una canzone bisogna saper suonare uno strumento?
R. Non credo sia indispensabile, io, però, suono la chitarra.

D. E' facile fare canzoni per bambini?
R. No, assolutamente! In Italia c'è molta disinformazione nel campo musicale per bambini e spesso le canzoni rivolte a loro sono in realtà per adulti. Secondo me, è molto positivo il ruolo dello Zecchino d'Oro, che da ormai ventisei anni, presenta ad ogni edizione dodici bellissime canzoni per bambini.

D. Oltre alla "Canzone dei Puffi" quali altre canzoni hai scritto?
R. Le più importanti sono "John e Solfami", "I ragazzi della Senna" (Sigla di "Il Tulipano Nero") e l'ultima sigla dei Puffi: "Due giovani eroi, John e Solfami.