Alessandra Valeri Manera vicino all'Ampex, strumento per passare i cartoni animati da cassetta su nastroAlessandra Valeri Manera, in qualità di capostruttura della fascia ragazzi del gruppo del biscione, ebbe tra il 1980 e il 2001 il compito di scegliere dal paese d'origine le serie più adatte per essere trasmesse in Italia su Canale 5, Italia Uno, Retequattro e Italia 7, che rimase di proprietà dell'azienda milanese fino al 1994. Nel corso degli anni '90 buona parte delle serie acquistate da Valeri Manera fu licenziata a Junior Tv.

Nei primi anni '90 Valeri Manera divenne persino autrice del concept originale di alcuni cartoni animati coprodotti da Reteitalia (Gruppo Fininvest) assieme alle più importanti case di produzione nipponiche; tra di essi la serie a sfondo calcistico Forza campioni.

« La cosa che mi attrae di più del mio lavoro sono decisamente i bambini. La società di oggi per molti motivi trascura i più piccoli ma mi appassiona lavorare per loro con il dovuto impegno attraverso programmi televisivi. E' bello soprattutto accorgersi che non hanno preconcetti: lavorare per i bambini significa cercare di capire quali sono le loro esigenze senza dare nulla per scontato. E' un pubblico attento, sincero, apertissimo a nuovi stimoli e molto selettivo, che sa cosa vuole. Mi reco spesso in Giappone ed è un viaggio lungo e faticoso; se in più si aggiunge la differenza di fuso orario, ogni soggiorno è davvero stremante! Per quanto riguarda le serie tv le scelgo in base ai criteri della nostra programmazione per ragazzi. »

(A. V. Manera, intervista tratta dalla rivista Mangazine, 1993)

Kiss me Licia, 1985Fin dai primi anni '80, Valeri Manera propose nella sua fascia ragazzi cartoni animati che spaziavano dal genere romantico (inaugurato e avviato con Kiss me Licia) a quello sportivo, dal genere umoristico a quello letterario, dal genere drammatico a quello educativo: una varietà, divisa tra serie per bambini e serie per adolescenti, che ben si consoliderà nel decennio successivo, generando tra l’altro un profondo senso di nostalgia nel pubblico cresciuto tra gli anni '80 e i '90. Grande fiducia fu riservata particolarmente ai cartoni animati di origine nipponica, che erano ormai spariti dai palinsesti Rai.

« Se non ci fossimo stati noi, un buon 90% delle serie televisive che sono arrivate in Italia negli ultimi anni non sarebbe mai andato in onda, anche perché i responsabili di tutte le altre reti a copertura nazionale hanno sempre manifestato una forte avversione a priori verso tutto ciò che è giapponese. Noi, con molta più apertura mentale, non ci facciamo problemi di nazionalità e basiamo le nostre scelte solo sull'effettiva qualità del cartone. (...) Quella che i cartoni giapponesi siano prodotti al computer è una delle più grandi bugie che siano mai state dette, anche se è molto radicata: chiunque vada in uno studio di animazione asiatico può rendersi conto che, molto più che in Europa o in America, la maggior parte della realizzazione è ancora lasciata al lavoro manuale. E poi non vedo quali fattori negativi dovrebbe comportare l'uso del computer nelle serie animate. Piuttosto credo che la cosa che ha più nuociuto ai cartoni giapponesi sia stato che dopo il successo di alcune serie di ottima fattura si è scatenata una corsa all'acquisto di qualsiasi cosa portasse il marchio "made in Japan" e i teleschermi italiani sono stati invasi da cartoni di qualità mediocre: questo ha finito col far credere all'opinione pubblica che tutto ciò che arriva dal Giappone sia di scarso valore. In realtà ben pochi di quelli che criticano gli animatori giapponesi sanno che essi sono in grado di produrre anche prodotti di elevata qualità poetica, come Maple Town o Memole, serie i cui sfondi erano addirittura dipinti ad acquarello. Credo comunque che gli adulti, abituati ai cartoni americani, facciano fatica ad apprezzare i cartoni giapponesi poiché questi ultimi danno molta più importanza alla qualità delle sceneggiature piuttosto che ai disegni, in altre parole, per coloro che sono abituati al linguaggio dei cartoni americani credo sia difficile comprendere il fascino delle serie nipponiche. »

(A. V. Manera, intervista tratta dalla rivista Mangazine, 1993)

Non appena l’azienda Fininvest decise di creare un gruppo televisivo, fu offerto a Valeri Manera di occuparsi della fascia ragazzi, che inizialmente propose cartoni animati già in onda su TeleMilano 58 (come Il grande Mazinger, Don Chuck Story, Jeeg Robot - Uomo d’acciaio, Candy Candy o ancora Gaiking il robot guerriero), rete televisiva che nel 1980 assumerà la denominazione di Canale 5.

Bim Bum Bam, puntata n. 1000Le nuove serie che Valeri Manera portò nella fascia ragazzi di Canale 5 furono Gatchaman - Battaglia dei pianeti, serie d’azione giapponese dei primi anni ’70; Pinocchio, seconda serie nipponica ispirata al romanzo di Collodi; Tansor Five, cartone animato di stampo fantascientifico; Piccole Donne, serie d’animazione tratta dai libri di Louisa May Alcott; Charlie Brown; Gotriniton e Golion, due serie di genere robotico; Mon Ciccì; Groizer X; Laura, trasposizione animata del telefilm La casa nella prateria, ma il primo grande successo che Valeri Manera portò sulla rete milanese fu I Puffi, cartone animato di origine belga che avrà un riscontro tale da assicurarsi un posto fisso nei palinsesti futuri delle reti Fininvest.

« Credo che i Puffi siano stati un'esperienza importante. Prima di loro in Italia si pensava che solo i cartoni di robot potessero avere successo e quando noi proponemmo di trasmettere i Puffi ben pochi credettero che avrebbero potuto sfondare, nonostante fossero molto noti in altri Paesi europei: in realtà anche oggi a ogni replica continuano ad avere indici di ascolto molto elevati. »

(A. V. Manera, intervista tratta dalla rivista Mangazine, 1993)

Il Tulipano Nero, 1983Da lì a poco la giovane produttrice portò sugli schermi italiani la serie animata Lucy-May, inaugurando così un vero e proprio filone di serie animate tratte dai classici della letteratura mondiale per ragazzi; a questa seguirono Pepero, La regina dei mille anni, ma soprattutto Il Tulipano Nero, serie di carattere storico ambientata ai tempi della Rivoluzione Francese che, assieme a Lady Oscar, acquisterà presto un posto di prestigio nella library del gruppo.

Georgie, 1984Nel 1984 Valeri Manera portò nella sua fascia ragazzi, che nel frattempo si era estesa a Italia Uno e Retequattro, la storia del Piccolo principe rivista in animazione, Nanà supergirl, Sui monti con Annette, Bun Bun, God Mars, ennesima serie giapponese a carattere robotico, C’era una volta… Pollon, cartone animato didattico-umoristico che diverrà in poco tempo uno degli emblemi della tv dei ragazzi, e Georgie, serie destinata ad un target femminile che, insieme a Candy Candy, conquisterà il cuore delle bambine della generazione anni ’80.

Queste ultime serie, che narravano la storia d’amore della protagonista, fecero da apripista a un nuovo genere che troverà il suo esponente più importante l’anno successivo, nel 1985, quando Valeri Manera proporrà nelle fasce orarie di punta una serie che nel paese d’origine non aveva trovato il pieno riscontro del pubblico: si trattava di Kiss me Licia, il suo secondo grande successo. La traduzione dei dialoghi fu affidata alla casa di doppiaggio Merak Film, che ne realizzò l'adattamento nostrano, seguito da Cip Barcellini, Cajo de Cristoforis, Ambrogio e Gigi Castelli.

« In Kiss me Licia c'era la storia d'amore e c'era il divertimento rappresentato dal gatto, che però nella serie originale non parlava. Noi gli abbiamo dato la parola e anche questa idea è risultata vincente. »

(Cip Barcellini, direttore artistico della casa di produzione e doppiaggio Merak, intervista tratta dalla rivista Sailor Moon, aprile 1997)

L’adattamento funzionò e la serie ebbe un successo inaspettato, ma questo fu solo uno dei cartoni animati che nello stesso anno conquisteranno il giovane pubblico televisivo. All’interno di Bim Bum Bam e Ciao Ciao, infatti, approdarono Lo strano mondo di Minù, Le avventure della dolce Kati, Rosa Alpina, Il grande sogno di Maya, Mr. T, Rascal, il mio amico orsetto ed in particolar modo Occhi di gatto, storia di stampo poliziesco delle ladre più sexy dell’animazione giapponese, L’incantevole Creamy e Evelyn e la magia di un sogno d’amore, due serie che daranno inizio al lungo e fortunato filone della magia proposto negli ultimi venticinque anni dalle reti Mediaset.

Occhi di gatto, 1985L'incantevole Creamy, 1985Evelyn e la magia di un sogno d’amore, 1985

L’anno seguente Valeri Manera proseguì il suo lavoro all’interno della sua fascia ragazzi con un altro genere presto consacrato come genere cult dell’animazione giapponese, quello sportivo, già sperimentato qualche anno prima con Mimì e la nazionale di pallavolo. Il 1986, infatti, fu all’insegna di Holly e Benji due fuoriclasse e Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, due serie che ebbero un impatto così grande sul giovane pubblico di Canale 5 da riempire in poco tempo palestre e campi di calcio.

L'azienda milanese si affidò per l'edizione italiana della serie Holly e Benji due fuoriclasse alla CAR Film di Roma, la quale utilizzò i propri dialoghisti per l'edizione italiana del cartone animato.

« Reteitalia nel 1985 ci aveva chiesto di cambiare i nomi giapponesi quindi scelsi dei nomi americani che suonassero bene su quei personaggi e li sottoposi a Reteitalia per l'approvazione. »

(Floriana Pompili, intervista ai responsabili del doppiaggio di "Holly e Benji due fuoriclasse", 7 Maggio 2000)

Ancora una volta l’adattamento funzionò e i nomi nostrani dei protagonisti furono mantenuti nelle più importanti edizioni straniere della serie.

Lupin, l’incorreggibile Lupin, 1987Nello stesso anno Valeri Manera propose anche David Gnomo amico mio, Lovely Sara, Magica magica Emi, Il mago di Oz, Muppet Babies, Memole dolce Memole e Alla scoperta di Babbo Natale, serie replicata per diversi anni durante il periodo natalizio, mentre nel 1987 arrivarono in Italia Sandy dai mille colori, Piccola bianca Sibert, Pollyanna, Juny peperina inventatutto, Vola mio mini Pony, Gli amici cercafamiglia, Alice nel paese delle meraviglie, Tutti in campo con Lotti, la terza serie del ladro gentiluomo dal titolo Lupin, l’incorreggibile Lupin e Jem, serie americana che ripropose il genere della magia unito alla forza della musica.

Ancora una volta la tematica sportiva fu protagonista nei cartoni animati di punta del 1988: Palla al centro per Rudy, serie dedicata al gioco del calcio, Hilary, cartone animato incentrato sulla ginnastica ritmica, e Prendi il mondo e vai, serie che univa lo sport (nella fattispecie il baseball) al genere romantico/drammatico.

I Cavalieri dello Zodiaco, 1990D’Artagnan e i moschettieri del re, Che famiglia è questa Family!, Denny, Una sirenetta fra noi, Foofur Superstar, Colby e i suoi piccoli amici, Lady Lovely, Una per tutte, tutte per una (Piccole Donne), seconda serie nipponica basata sulla storia scritta da Louisa May Alcott, La principessa dai capelli blu e Viaggiamo con Benjamin furono altri titoli di successo proposti nel 1988 da Valeri Manera che, con I Cavalieri dello Zodiaco, Capitan Dick, Sceriffi delle stelle e le repliche dei cartoni di maggior successo delle tre reti Fininvest, da lì a poco aprirà la collaborazione con Italia 7.

E’ quasi magia Johnny, Milly un giorno dopo l’altro, Tartarughe Ninja alla riscossa, Piccolo Lord, Teodoro e l’invenzione che non va, Conte Dacula, Evviva Palm Town, Ti voglio bene Denver e Siamo fatti così (serie di carattere prevalentemente didattico che inaugurerà il ciclo delle serie di origine francese denominato Il était une fois…) furono i nuovi prodotti animati che Valeri Manera fece conoscere al pubblico italiano nel 1989. Da questo momento Candy Candy verrà proposta dalla rete con il titolo Dolce Candy e una nuova sigla.

E’ quasi magia Johnny, 1989Sulla scia di Prendi il mondo e vai, Valeri Manera propose un’altra opera di Mitsuru Adachi dal titolo Questa allegra gioventù, ma il successo non fu quello aspettato e così la trasmissione della serie Miyuki, scritta dallo stesso autore e destinata ad affiancare i cartoni di Bim Bum Bam, fu posticipata agli anni ’90 e trasferita su Junior TV, circuito televisivo privato che, condividendo la stessa campagna pubblicitaria del Gruppo Fininvest, poté attingere a diversi titoli del catalogo Fininvest. Sarà JTV, infatti, a proporre e replicare le serie di impatto minore acquistate da Valeri Manera, come Ciao io sono Michael che la produttrice propose nello stesso anno su Italia Uno per poi cedere la licenza al circuito regionale.

Su Italia 7, invece, fu la volta di A tutto gas, I rangers delle galassie, Motori in pista e I cinque samurai, alcune serie d’azione che definirono il target destinato alla rete minore.

Il 1990 fu mirato alla riproposizione di vecchie serie dell’archivio, ormai divenuti titoli classici, in una nuova edizione: Una spada per Lady Oscar, Cuore e Jenny, Jenny. La riproposizione di personaggi già noti al pubblico continuò con la serie Un mondo di magia, primo remake del già noto Lo specchio magico, Super Mario, cartoon ispirato alle avventure del famoso idraulico dei videogiochi, Grande, piccolo Magoo, le nuove storie dei Chipmunks in Alvin rock’n roll, mentre su Italia 7 arrivarono Rocky Joe, il campione e He-man, con le nuove avventure dei dominatori dell’universo. Tommy la stella dei Giants, Niente paura, c’è Alfred!, Zero in condotta, Un regno incantato per Zelda, Le avventure di Teddy Ruxpin, Dinosaucers e Bobobobs furono le altre novità targate Valeri Manera.

Il mistero della pietra azzurra, 1991L’anno successivo, invece, fu all’insegna delle storie tratte dai classici della letteratura: Il mistero della pietra azzurra, basato sul romanzo Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, Papà Gambalunga, Peter Pan, D’Artacan, serie che ripropose la storia di Dumas con animali antropomorfi, e Il libro della giungla. Una nuova edizione de Il magico mondo di Gigi, che completò l’adattamento della serie con la traduzione in italiano dei brani interni e il doppiaggio degli episodi rimasti inediti nella prima edizione, dal titolo Benvenuta Gigì fu ora proposta, assieme a Ciao Sabrina, Dolceluna, Mille luci nel bosco, Pippo e Menelao, Scuola di polizia e Conosciamoci un po' - La grande storia dell'avventura umana.

Il gusto per i cartoni di stampo storico e letterario segnò anche il 1992 e il 1993: Cristoforo Colombo, Bonjour Marianne, Robin Hood, Com’è grande l’America, Cantiamo insieme, Il mio amico Huck, Mary e il giardino dei misteri, Il gatto con gli stivali, Principe Valiant e Riscopriamo le Americhe ne furono la prova. In questi anni i bambini italiani ritroveranno anche il personaggio di Topo Gigio, in un nuovo prodotto animato nipponico dal titolo Bentornato Topo Gigio, quello di Braccio di Ferro, in una serie americana che in Italia prenderà il nome di Che papà Braccio di Ferro, quello di James Bond in James Bond Junior e l’uomo pipistrello nella serie Batman, insieme alle storie di C. O. P. S. Squadra anticrimine, Forza campioni, A tutto goal, Diventeremo famose, Michel Vaillant: tute, caschi e velocità, Tutti in scena con Melody, Gemelli nel segno del destino, Gli orsetti del cuore, L’ispettore Gadget, Tazmania e Widget: un alieno per amico, serie mirata a infondere nel pubblico infantile il senso del rispetto per l’ambiente.

Fu in questo periodo che Valeri Manera acquistò dal Giappone la serie City Hunter, pronta per essere trasmessa nella sua fascia ragazzi e subito venduta in Spagna per la trasmissione su Tele Cinco. Fu scritta persino la sigla, assieme ad Enzo Draghi, ma quando Italia 7 non rientrò più tra le holding del Gruppo Fininvest, la serie rimase nel cassetto per alcuni anni prima di venire trasmessa in tv e il pezzo precedentemente scritto per essere sigla di questa serie divenne la sigla del cartone animato Transformers Generation 2, per la quale si scelse la voce di Christian Draghi, figlio del noto compositore.

Dragon Ball, 1992Nel frattempo su JTV iniziava l’ascesa di una serie appena acquistata da Valeri Manera e riproposta al circuito privato con un nuovo doppiaggio e nuovi episodi: Dragon Ball, opera nipponica di Akira Toriyama che, assieme ad altre serie acquistate da Valeri Manera come I Cavalieri del Drago, Automodelli, Magico Dan supercampione e una nuova edizione di Jane e Micci presentata con il titolo Sasurai, farà il successo di questo circuito regionale.

Sailor Moon, 1995I nuovi titoli protagonisti del biennio successivo furono Sonic e Un videogioco per Kevin, due prodotti animati nati ancora una volta dal successo dei videogame, Fiocchi di cotone per Jeanie, Insuperabili X-Men, Biancaneve, Le fiabe più belle, Le voci della savana, Una classe di monelli per Jo, Una scuola per cambiare, Martina e il campanello misterioso, Una sirenetta innamorata, Conan, 80 sogni per viaggiare, Brividi e polvere con Pelleossa, Allacciate le cinture, viaggiando s’impara, Grandi uomini per grandi idee, Mighty Max, Zorro, Ryo un ragazzo contro un impero, Tanto tempo fa… Gigì, ma soprattutto le prime due serie di Sailor Moon, ennesimo successo che Valeri Manera seppe far proprio.

Il 1994 e il 1995 furono ancora una volta contraddistinti dalla riproposizione di nuove edizioni di vecchi classici, questa volta si trattava di Mimì e la nazionale di pallavolo, Che campioni Holly e Benji!!!, Spank, tenero rubacuori, L’isola della piccola Flo e, l’anno successivo, I fantastici viaggi di Fiorellino, Belle e Sebastien e Ruy il piccolo cid.

Piccoli problemi di cuore, 1997Sailor Moon fu di nuovo protagonista nel 1996 e nel 1997, ma Valeri Manera riuscì a portare in tv anche altri personaggi vincenti: Action Man, Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare, Calimero, E’ un po’ magia per Terry e Maggie, La fabbrica dei mostri, The Mask, Un oceano di avventure, Un regno magico per Sally, serie che ripropose in una nuova veste grafica le avventure della prima maghetta giapponese, Alé alé alé o-o, Lisa e Seya un solo cuore per lo stesso segreto, Le magiche ballerine volanti, Spicchi di cielo tra baffi di fumo, Street Sharks: quattro pinne all’orizzonte, Una porta socchiusa ai confini del sole, Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina e Piccoli problemi di cuore.

« Piccoli problemi di cuore fu interamente riscritta da Nicola Bartolini Carrassi e realizzata da Deneb Film, partendo dal materiale originale, per il nostro mercato. Tutto avvenne in accordo con gli autori giapponesi, tanto che Piccoli problemi di cuore con il titolo internazionale A little love story fu venduta in oltre 12 paesi nel mondo dove, come da noi, non si sarebbe potuta trasmettere la serie originale, perché pregna di contenuti troppo adulti. Carrassi era sempre in contatto con la disegnatrice del manga e con una persona della Toei Animation che stava a Parigi»

(Miki e Yuri e i loro problemi di cuore, articolo tratto dalla rivista Digital Japan Magazine)

Miki e Yuri: questo è amore, FlyerIl grande successo ottenuto dalla serie Piccoli problemi di cuore spinse Valeri Manera a ripetere il fenomeno “Licia”. L'idea infatti era quella di produrre un telefilm di 26 episodi ispirato alle vicende del cartone animato. La nuova serie televisiva con attori in carne e ossa avrebbe avuto il titolo Miki e Yuri: questo è amore: furono girati i primi 3 episodi che vennero doppiati dalle stesse voci della serie animata giapponese, ma il progetto non fu mai portato a termine.

20.000 leghe nello spazio propose, questa volta in un ambiente fantascientifico, di nuovo la storia di Jules Verne, che con il suo Viaggio al centro della terra ispirò le nuove avventure di Willy Fog in una serie dal titolo Chi viene in viaggio con me?; la storia del Re Leone fu invece protagonista in Simba: è nato un re, che con i cartoni animati di Pollicina, Cenerentola, Ann e Andy due buffi amici di pezza, Cupido, La sfera del tempo orientale, Quattro amici per una missione intorno al mondo, C’era una volta, Chi la fa l’aspetti, L’isola del tesoro, Mary Bell, Pennellate di poesia per Madeline, Una passo dopo l’altro sulle strade di Gesù, Una giungla di stelle per Capitan Simian e Trucchi, magie e illusioni per una dolce principessa evidenziò più che mai il ruolo fondamentale delle fiabe nell’animazione per bambini scelta da Valeri Manera.

Anche gli ultimi anni della gestione Valeri Manera furono contraddistinti dalla voglia di proporre al pubblico infantile cartoni animati a carattere fiabesco, attraverso la trasmissione di serie come Ivanhoe, I fantastici viaggi di Sinbad, Pippi Calzelunghe, Col vento in poppa verso l’avventura, Scodinzola la vita e abbia l’avventura con Oliver, Robinson Bignè, Un alveare di avventure per l’ape Magà, Nel covo dei pirati con Peter Pan, Alf, Ascolta sempre il cuore Remì, Il mondo incantato dei Pocket Dragons, Hello Sandybell, Occhio ai fantasmi, Starla e le sette gemme del mistero, Una giungla di avventure per Kimba, Un tritone per amico, Ai confini dell’universo, Fantaghirò, Una foresta incantata per Katia e Carletto, Un fiume di avventure con Huck, Franklin, Luna principessa argentata, Neteb la principessa del Nilo, Pocahontas, Milly vampiro per gioco, Marsupilami, Papyrus e i misteri del Nilo e Ughetto cane perfetto.

Pesca la tua carta Sakura, 1999Nel 1998 e nel 1999, che furono segnati dal successo di serie come Curiosando nei cortili del cuore, Ace Ventura, Beethoven, Il laboratorio di Dexter e Pesca la tua carta Sakura, il pubblico di Italia Uno ritroverà personaggi già noti come Batman in una nuova serie americana dal titolo Batman, cavaliere della notte, quello di Yoghi in Yoghi, salsa e merende, le storie dell’ispettore Gadget in E’ piccolo, è bionico, è sempre Gadget, David Gnomo e Benjamin nella serie Nel meraviglioso mondo degli gnomi, Hulk in L’incredibile Hulk, Tex in Tex Avery Show, Diabolik e Superman nelle serie omonime.

Pokémon, 2000Tuttavia il riscontro più grande fu dato da un prodotto di successo intercettato da Valeri Manera: si trattava di Pokémon, una serie giapponese tratta da un videogioco che, assieme alla riproposizione di Dragon Ball su circuito nazionale, si assicurerà il maggior numero di ascolti per i prossimi dieci anni.

Altri titoli fortunati che Valeri Manera portò in Italia prima di lasciare il suo ruolo di capostruttura della fascia ragazzi furono Rossana, Temi d’amore fra i banchi di scuola, I tanti segreti di un cuore innamorato, Berserk, Sabrina, All’arrembaggio, Fancy Lala, Gundam Wing, What a mess Slump e Arale, Hamtaro piccoli criceti, grandi avventure, Magica Doremi e Detective Conan.

In seguito ai cambiamenti avvenuti all’interno della dirigenza del Gruppo Mediaset, Valeri Manera non fece in tempo a trasmettere nella sua fascia ragazzi alcune serie acquistate sul finire degli anni ’90 come Mille emozioni tra le pagine del destino per Marie-Yvonne, Dolce piccola Remì, ultimo classico d’animazione della linea WMT, Ririka SOS, A Baby and I, Lost Universe, Un mantello di misteri per Enigma. Alcuni di questi titoli vedranno la luce solo diversi anni dopo sul satellite, altri, invece, come Lassie, Jim l’astroverme o, ancora, Terra, cielo e mare: un mondo da esplorare con Dodo rimarranno chiusi nel cassetto.

Terra, cielo e mare: un mondo da esplorare con Dodo, 1998Jim l'astroverme, 1998Dolce piccola Remì, 1998

 Note: bibliografia, sitografia e altre fonti